VMWORLD 2021: le nostre impressioni

Da pochi giorni si è conclusa l’edizione 2021 del VMworld, l’annuale rassegna targata VMware. Anche quest’anno non è stato possibile partecipare di persona, ma l’evento virtuale non è stato da meno in fatto di emozioni e condivisioni di esperienze.

Per noi ha partecipato il nostro Senior System Engineer, Claudio Rojatti, e quelle che seguono sono le sue impressioni.

“Partecipare al VMworld è come assistere al futuro, molto stimolante. C’è l’opportunità di vedere non solo le ultime innovazioni tecnologie, ma anche il loro impiego ai massimi livelli, osservare come grosse realtà con infrastrutture enormi utilizzano le soluzioni VMware per assecondare le necessità, prenderne spunto per migliorare le proprie infrastrutture e quelle dei Clienti.
Partecipare alle sessioni “Meet the Experts” , con chi ha partecipato allo sviluppo delle tecnologie, è stato corroborante: un’infusione di adrenalina e un incentivo ad arricchire le proprie competenze per implementare progetti migliori.

Dal punto di vista tecnico, il VDI (Virtual Desktop Infrastructure), grazie alle nuove features e alla tecnologia NVIDIA, può essere utilizzato per qualsiasi use case, anche la realtà virtuale e il machine learning. Viene meno anche la distinzione tra on premise e cloud. I workload possono passare da un’infrastruttura on premise al cloud dei più importanti vendor, sia in formato IaaS (Infrastructure as a Service) che in formato DaaS (Desktop as a Service), mantenendo la stessa operatività per chi gestisce l’infrastruttura e la stessa user experience per chi ne usufruisce, con migliore scalabilità e amministrazione.

La tecnologia è diventata fluida e il modo di lavorare l’ha seguita.  Software e hardware non sono due entità separate, il software ne diventa parte integrante supportando gli sviluppi dell’hardware come per esempio SmartNICs, NVMe-oF e pMEM in un’evoluzione continua che apre sempre nuovi scenari.”

Grazie, Claudio! Al prossimo VMworld!